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Considerato l'aumento, a livello mondiale, degli sforzi di liberalizzazione regionali, per la Svizzera è fondamentale concludere accordi di libero scambio al fine di evitare, quanto più possibile, una discriminazione delle aziende elvetiche sui mercati esteri.

Per tale motivo, anche nel 2015 la Svizzera si è impegnata per ampliare la sua rete mondiale di accordi di libero scambio con Paesi terzi. Al momento, in via suppletiva alla Convenzione relativa all’Associazione europea di libero scambio (AELS) e all’accordo di libero scambio con l’UE il nostro Paese dispone di oltre 28 accordi di libero scambio siglati con 38 partner. Fatta eccezione per quelli con Cina, Giappone e Isole Färöer, tutti gli accordi di libero scambio sono stati conclusi nel quadro dell’AELS.

Le disposizioni sul traffico delle merci contenute nell’accordo contemplano anche norme sui prodotti agricoli. A causa delle diverse politiche agricole e sensibilità dei singoli Stati AELS, gli accordi agricoli sono negoziati in maniera bilaterale. Tutte le concessioni doganali fatte dalla Svizzera a un partner di libero scambio sono conciliabili con la politica agricola elvetica. Nel caso dei prodotti agricoli di base si tratta per lo più di concessioni per prodotti non sensibili (p.es. frutta tropicale), riduzioni di dazio nel quadro degli esistenti contingenti doganali dell'OMC o concessioni al di fuori della stagione. Dal canto suo, durante i negoziati per simili accordi la Svizzera cerca di ottenere maggiori concessioni possibili per i prodotti agricoli di base ad elevato potenziale d'esportazione come formaggio e altri latticini, carne secca e vino nonché per prodotti agricoli trasformati come bevande, cioccolata, dolciumi e caffè. 

Sviluppi attuali degli accordi di libero scambio nel quadro dell’AELS 

Negoziati conclusi   

Il 1° gennaio 2015 è entrato in vigore l’accordo di libero scambio tra gli Stati AELS e la Bosnia ed Erzegovina grazie al quale la Svizzera riceve, oltre a un accesso al mercato esente da dazi per la maggior parte dei prodotti industriali, anche un accesso preferenziale in Bosnia ed Erzegovina per alcuni prodotti agricoli trasformati e non trasformati ai quali è interessata. Il nostro Paese, dal canto suo, accorda un accesso preferenziale per prodotti agricoli provenienti dalla Bosnia ed Erzegovina come peperoni, salsa ajvar, funghi, olive, pesche e pesche noci.

In occasione della Conferenza ministeriale dell'AELS tenutasi a Schaan (Liechtenstein) il 22 giugno 2015, è stato firmato il protocollo per estendere al Guatemala l'Accordo di libero scambio tra gli Stati AELS e gli Stati dell'America centrale. In tal modo, il Guatemala aderisce all'accordo di libero scambio tra gli Stati AELS e Costa Rica e Panama, entrato in vigore già il 29 agosto 2014. Nel quadro di detto accordo la Svizzera riceve dal Guatemala accesso preferenziale per alcuni importanti prodotti agricoli di base (come un contingente esente da dazio per il formaggio e riduzioni dei dazi su succhi e carne secca). Per i prodotti agricoli trasformati la Svizzera riceve concessioni simili a quelle che il Guatemala accorda all'UE. Il protocollo di adesione deve ora essere ratificato da tutte le parti. 

Negoziati in corso   

Attualmente sono in corso negoziati tra gli Stati dell'AELS e il Vietnam e la Malesia. Nel 2015 sono state avviate trattative anche con le Filippine e la Georgia. I negoziati con India, Indonesia, Thailandia, Algeria e Unione doganale Russia-Bielorussia-Kazakistan, invece, per diversi motivi sono sospesi fino a nuovo avviso.

Con alcuni partner sono in atto oppure in fase di preparazione o valutazione, negoziati suppletivi per sviluppare gli accordi. Tra questi vi sono Turchia, Israele, Cile, Canada e Messico.   

Colloqui esplorativi 

Gli Stati AELS vagliano la fattibilità di intavolare negoziati di libero scambio con gli Stati Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay). Inoltre, durante la loro Conferenza ministeriale di fine giugno 2015, hanno firmato una dichiarazione di cooperazione con l'Ecuador, allo scopo di avviare negoziati per un accordo di libero scambio nel corso del 2016.

Contatti sono stati presi anche con Stati africani della regione subsahariana nonché con altri Stati asiatici. 

Sviluppi attuali degli accordi bilaterali di libero scambio   

Attualmente sono in vigore tre accordi bilaterali di libero scambio, segnatamente con Giappone, Isole Färöer e Cina, che contribuiscono ad ampliare la rete commerciale mondiale del nostro Paese e sostengono soprattutto i settori d'esportazione, mediante l’apertura dei rispettivi mercati. La pietra miliare della politica economica estera elvetica è l'Accordo globale tra Svizzera e Cina, vigente dal 1° luglio 2014, che a solo un anno dalla sua entrata in vigore ha comportato un notevole aumento delle importazioni ed esportazioni da e verso la Cina.

Anche l’accordo bilaterale tra Svizzera e Giappone, in vigore dal 2009, ha determinato un incremento delle esportazioni di prodotti agricoli elvetici verso il Paese asiatico: nel 2014 esse hanno raggiunto un valore di oltre 278 milioni di franchi (155 mio. fr. in più rispetto al 2008). I principali prodotti svizzeri destinati al mercato giapponese sono tabacco, bevande, caffè, prodotti a base di cacao, nonché preparazioni alimentari diverse. Le importazioni agricole provenienti dal Giappone non hanno subito variazioni di rilievo anche dopo l’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio: nel 2014 la Svizzera ha importato prodotti agricoli per un valore di quasi 16 milioni di franchi (nel 2008 le importazioni, con un valore di quasi 17 mio. fr., erano state persino più elevate). I principali prodotti d’importazione provenienti dal Giappone sono grassi e oli di pesce, salsa di soia, alghe, tè e preparazioni alimentari diverse.  

Pierre-François Righetti, UFAG, Settore Politica commerciale internazionale, pierre-francois.righetti@blw.admin.ch