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I contributi per i sistemi di produzione sono concessi a favore di 5 programmi diversi. Attraverso un contributo aziendale globale viene promossa l'agricoltura biologica, con contributi parziali vengono incentivate la produzione estensiva di cereali, girasoli, piselli proteici, favette e colza nonché la produzione di latte e carne basata sulla superficie inerbita (PLCSI), nonché il benessere degli animali (sistemi di stabulazione e uscita all'aperto).

La tabella seguente fornisce una panoramica della ripartizione dei diversi tipi di contributi per i sistemi di produzione (bio, produzione estensiva, PLCSI) secondo i Cantoni e le zone agricole.

Contributo per l'agricoltura biologica

A complemento del maggior ricavo che può essere ottenuto sul mercato attraverso l'agricoltura biologica, la Confederazione promuove questa forma di produzione in quanto particolarmente in sintonia con la natura e rispettosa dell'ambiente. Nell’agricoltura biologica si rinuncia completamente all’utilizzo di mezzi di produzione ottenuti mediante sintesi chimica come concimi commerciali o pesticidi. Ciò consente di risparmiare energia e di proteggere l'acqua, l'aria e il suolo. Inoltre, viene promossa la biodiversità. L'agricoltura biologica, nel complesso, raggiunge un'efficienza maggiore nell'impiego delle risorse disponibili e incide positivamente sulla varietà delle specie. Questi sono indicatori importanti della sostenibilità del sistema di produzione. Per gli agricoltori biologici è particolarmente importante tener conto dei processi e dei cicli naturali nonché adattare l’intensità di produzione al potenziale locale.

Per poter beneficiare dei contributi i gestori devono rispettare, sull’insieme delle superfici dell’azienda, le esigenze dell’ordinanza sull’agricoltura biologica. Questa condizione non si applica per la vitivinicoltura e i frutteti nonché in caso di conversione a tappe all'agricoltura biologica.

Nel 2015 sono stati coltivati secondo i principi dell'agricoltura biologica 131 419 ettari, ovvero il 12,5 per cento della SAU totale.

Per la promozione dell'agricoltura biologica sono stati versati complessivamente 42 milioni di franchi circa. Maggiori informazioni sono contenute nella tabella seguente.

Contributo per l'agricoltura biologica 2015

 UnitàRegione di
pianura
Regione
collinare
Regione di
montagna
Totale
AziendeNumero1 4521 4003 2966 148
Superficieha32 17026 81672 433131 419
Superficie per aziendaha22,1619,1521,9821,38
Contributo per aziendaha13 1585 9414 5646 907
Totale contributi1 000 fr.19 1058 31815 04342 466

Fonte: UFAG

Contributo per la produzione di latte e carne basata sulla superficie inerbita

Attraverso il contributo per la produzione di latte e carne basata sulla superficie inerbita (PLCSI) s'intende promuovere una forma di produzione adeguata al potenziale locale specifico dell'azienda. Rispetto a molti Paesi vicini, la Svizzera presenta il grande vantaggio di avere luoghi adatti alla produzione di erba. L'accento è posto sull'utilizzo efficiente del foraggio ottenuto da prati e pascoli per la trasformazione in latte e carne.

Il contributo è versato se la razione annua di tutti gli animali che consumano foraggio grezzo detenuti nell'azienda è composta nella misura di almeno il 90 per cento della sostanza secca (SS) da foraggio di base. Inoltre, è prescritta una quota minima di foraggio ottenuto da prati e pascoli: nella regione di pianura del 75 per cento e in quella di montagna dell'85 per cento della razione annuale. Si tiene altresì conto delle diverse condizioni locali. Il fatto che il foraggio provenga dalla superficie aziendale o no è irrilevante ai fini della concessione dei contributi. Nel bilancio foraggero viene computato come foraggio ottenuto da prati e pascoli anche l'apporto di foraggio di prato.

La PLCSI è considerata un sistema di produzione globale dell'azienda. Ne consegue che tutti gli animali da reddito che consumano foraggio grezzo tenuti nell'azienda devono adempiere le condizioni. Viene pertanto allestito un unico bilancio foraggero con tutti gli animali che consumano foraggio grezzo, nel quale si mette a confronto offerta e consumo di foraggio. Se la razione media adempie le condizioni, sono ammesse razioni che si scostano dalle esigenze in materia di foraggiamento.

La PLCSI è sostenuta con un contributo di 200 franchi per ettaro di superficie inerbita.

Nella tabella seguente sono indicati i contributi versati nel 2015 e le aziende partecipanti.

Contributi per la PLCSI 2015

 UnitàRegione di
pianura
Regione
collinare
Regione di
montagna
Totale o media
AziendeNumero8 4619 28912 34430 094
Superficieha129 616160 096254 190543 901
Superficie per aziendaha15,3217,2420,5918,07
Contributo per aziendafr.3 0093 4124 1083 584
Totale contributiin 1 000 fr.25 46331 69850 705107 866

Fonte: UFAG

Nel 2015 la partecipazione ha raggiunto mediamente il 76 per cento circa della superficie inerbita e il 64 per cento delle aziende. L'adesione è più alta nei Cantoni di montagna (regioni inerbite) che in quelli di pianura (coltivazione di mais).

Sulla scorta di un'analisi approfondita presso le aziende con bestiame da latte è possibile esprimere le seguenti considerazioni.

Le quote di foraggio concentrato e di mais sono i fattori limitanti nel bilancio foraggero. Per questo motivo nella regione di pianura il numero di aziende aventi diritto a contributi PLCSI è più basso. In questa regione la quota di aziende lattiere con una strategia di high input (con un impiego di alimenti concentrati relativamente elevato) è superiore rispetto alla regione di montagna.

Maggiore è la produzione media di latte per vacca minore è la partecipazione al programma PLCSI. Per le aziende con una produzione media di circa 5 000 kg di latte per vacca, la partecipazione ammonta all'87 per cento. In quelle con una produzione di latte per vacca molto più elevata (9 000-10 000 kg), la partecipazione scende al 23 per cento. Nella categoria con una produzione di 7 000-8 000 kg di latte per vacca, la partecipazione ammonta al 51 per cento.

Nel gennaio 2016 l'UFAG ha deciso di valutare il programma PLCSI. Il rispettivo mandato è stato affidato ad Agroscope. Dalla valutazione emergerà quali impatto ha il programma PLCSI e se è possibile raggiungere gli obiettivi prefissati. I primi risultati sono attesi per fine 2016.

Contributo per la produzione estensiva di colture campicole (produzione estensiva)

Il contributo sostiene la coltivazione di cereali, girasoli, piselli proteici, favette e colza senza l'uso di fungicidi e insetticidi. Attraverso questo incentivo s'intende ridurre l'impiego di prodotti fitosanitari in campicoltura, onde evitare potenziali effetti negativi causati dai residui nel raccolto e nell'ambiente. Gli agricoltori che optano per la produzione estensiva sono disposti ad assumersi un determinato rischio in termini di calo delle rese o addirittura di perdite del raccolto. Questo rischio è compensato attraverso il contributo per la produzione estensiva.

Questo viene concesso per coltura, se nell'intera azienda non vengono impiegati regolatori della crescita, fungicidi, stimolanti chimico-sintetici delle difese naturali e insetticidi. Il gestore deve decidere anticipatamente per quali colture intende rispettare queste condizioni a livello aziendale.

Con la Politica agricola 2014-2017 (PA 14-17), il diritto al contributo è stato esteso anche a girasoli, piselli proteici e favette. Per queste colture è stato possibile dimostrare che l'uso di prodotti fitosanitari fa aumentare in modo significativo le rese rispetto alla produzione estensiva. Quelle per cui il livello di resa resta, invece, praticamente identico con o senza impiego di prodotti fitosanitari non vengono inserite nel programma di produzione estensiva. Per dare ai produttori la maggior flessibilità possibile nel coltivare i cereali e nello scegliere il metodo di coltivazione, il frumento panificabile e quello da foraggio possono essere coltivati attenendosi o no alle condizioni della produzione estensiva.

Grazie a questo provvedimento, il 50 per cento circa della superficie cerealicola totale della Svizzera è coltivato secondo i criteri della produzione estensiva.

Il relativo contributo ammonta a 400 franchi l'ettaro per tutte le colture e in tutte le zone.

Nella tabella seguente sono indicati i contributi versati nel 2015 e le aziende partecipanti.

Contributi per la produzione estensiva 2015

 UnitàRegione
di pianura
Regione
collinare
Regione
di montagna
Totale
AziendeNumero9 1634 55459414 311
Superficieha62 80319 4851 41483 702
Superficie per aziendaha6,854,282,385,85
Contributo per aziendafr.2 7421 7119522 340
Totale contributiin 1 000 fr.25 1217 79456633 481

Fonte: UFAG

La produzione estensiva di colture campicole interessa prevalentemente la regione di pianura (aree campicole). La superficie media per azienda ammonta a circa 5,85 ettari. I contributi versati nella regione di pianura, pari a 2 742 franchi per azienda, sono quasi il triplo di quelli versati nella regione di montagna pari a circa 950 franchi per azienda.

Contributi per il benessere degli animali (contributi URA e SSRA)

Il benessere degli animali è un tema molto sentito dalla popolazione svizzera e al sua promozione ­è sancita anche nella Costituzione federale: «[la Confederazione] Promuove mediante incentivi economicamente redditizi le forme di produzione particolarmente in sintonia con la natura e rispettose dell'ambiente e degli animali.» (cfr. art. 104 cpv. 3 lett. b). Nella legge sull'agricoltura è sancito il principio seguente: «Per promuovere forme di produzione particolarmente in sintonia con la natura e rispettose dell'ambiente e degli animali sono versati contributi per i sistemi di produzione. I contributi comprendono: ... un contributo per unità di bestiame grosso, graduato secondo le categorie di animali, per forme di produzione particolarmente rispettose degli animali.» (cfr. art. 75).

Spetta all'Ufficio federale dell'agricoltura decidere concretamente come impostare la promozione delle forme di ­produzione particolarmente rispettose degli animali. La strategia di promozione che ha messo a punto prevede quanto segue.

Attraverso incentivi finanziari vengono promossi l'uscita regolare all'­aperto degli animali da reddito (programma URA; dal 1993) e i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi delle esigenze degli animali (programma SSRA; dal 1996).

Eccezion fatta per gli agricoltori dediti all'agricoltura biologica per i quali la partecipazione al programma URA è obbligatoria (cfr. art. 15 ordinanza sull'agricoltura biologica), ogni singolo agricoltore è libero di decidere con quali e quante categorie di animali (p.es. vacche da latte, bovini da allevamento, vitelli) partecipare a uno o a entrambi i programmi.

Le esigenze specifiche per ciascuna categoria di animali vigenti per entrambi i programmi sono stabilite nell'ordinanza sui pagamenti diretti varata dal Consiglio federale.

Programma URA 2015

Aliquote URA

Categorie di animalifr./UBG
Animali della specie bovina e bufali di età superiore a 160 giorni, animali della specie equina, animali delle specie caprina e ovina di età superiore a 1 anno, agnelli magri e conigli190
Animali della specie bovina e bufali di età inferiore a 160 giorni370
Scrofe da allevamento non in lattazione370
Altri suini, suinetti esclusi165
Galline produttrici di uova da cova e di consumo e galli, pollastrelle, galletti e pulcini per la produzione di uova, polli da ingrasso e tacchini290

Le aliquote SSRA applicate nel 2015 non hanno subito variazioni rispetto all'anno precedente.

Nella tabella seguente sono indicate le aziende partecipanti al programma URA.

 

Cifre per il 2014

Nel 2015 la partecipazione al programma URA ha superato i valori del 2014 per la maggior parte delle categorie di animali. La crescita più marcata ha interessato le galline e i galli da allevamento (produzione di uova da cova per le razze ovaiole e da ingrasso), la cui partecipazione è aumentata di 6,6 punti attestandosi al 22,2 per cento. Siccome le aliquote URA non sono state aumentate, la crescita è da ricondurre agli sforzi intrapresi da determinate label che hanno esteso le prescrizioni in materia di detenzione di polli da ingrasso agli animali riproduttori. Un incremento si registra anche per i vitelli di sesso maschile di età inferiore a 160 giorni, segnatamente di 3,6 punti al 36,9 per cento. Esso è dovuto al notevole aumento dell'aliquota di contribuzione con effetto al 1° gennaio 2014 e al maggior impegno di una label in questo ambito. Il calo maggiore (differenza: ‑2,2 %) si è registrato per pollastrelle, galletti e pulcini (polli da ingrasso esclusi).

Contributo URA 2015

 UnitàRegione di
pianura
Regione 
collinare
Regione di
montagna
Totale
AziendeNumero13 02110 51811 83935 378
UBGNumero411 593292 205256 201959 999
UBG per aziendaNumero31,6127,7821,6427,14
Contributo per aziendafr.6 2405 4384 2035 320
Totale contributi1 000 fr.81 25057 19549 758188 203

Fonte: UFAG

Programma SSRA 2015

Aliquote SSRA

Categorie di animalifr. / UBG
Animali della specie bovina e bufali di età superiore a 160 giorni di età, animali della specie equina di età superiore a 30 mesi e animali della specie caprina di età superiore a 1 anno90
Suini, suinetti esclusi155
Galline produttrici di uova da cova e di consumo e galli, pollastrelle, galletti e pulcini per la produzione di uova, polli da ingrasso e tacchini nonché conigli280

Le aliquote SSRA applicate nel 2015 non hanno subito variazioni rispetto all'anno precedente.
 
Nella tabella seguente sono indicate le aziende partecipanti al programma SSRA.

Cifre per il 2014

La crescita maggiore ha interessato i conigli, con un aumento di 8,5 punti al 50,8 per cento per le riproduttrici e di 14,9 punti all'82,0 per cento per i conigli da ingrasso. Le aliquote SSRA non sono state adeguate, ragion per cui l'incremento è da ricondurre al successo di mercato delle label in relazione alla carne di coniglio. Gli altri aumenti variano tra 0,1 e 2,6 punti. Un calo è stato riscontrato soltanto per pollastrelle, galletti e pulcini (differenza: -1,9 %) e per le rimonte dei suini d'ingrasso d'età inferiore a 6 mesi (differenza: ‑0,1%)

Contributo SSRA 2015

 UnitàRegione di
pianura
Regione 
collinare
Regione di
montagna
Totale
AziendeNumero9 8456 8105 24321 898
UBGNumero359 984193 734112 608666 326
UBG per aziendaNumero36,5728,4521,4830,43
Contributo per aziendafr.4 5033 2892 1723 567
Totale contributi1 000 fr.44 33222 39911 38578 116

Fonte: UFAG

La tabella seguente offre una panoramica sui contributi per il benessere degli animali secondo i Cantoni e le zone agricole.

Rapporto tra protezione degli animali e contributi per il benessere degli animali

Le prescrizioni della legislazione in materia di protezione degli animali devono essere rispettate da tutti i detentori di animali in Svizzera e quindi da agricoltori e non. Perciò gli agricoltori non ricevono pagamenti diretti specifici se rispettano queste condizioni.

I contributi per il benessere degli animali rappresentano un indennizzo parziale per gli agricoltori che forniscono prestazioni maggiori vincolate a esigenze in materia di detenzione degli animali più severe rispetto a quelle sancite dalla legislazione sulla protezione degli animali.

Nell'ambito del programma URA comportano soprattutto una maggiore mole di lavoro, per esempio per la conduzione degli animali dalla stalla al pascolo e viceversa, per la recinzione del pascolo e la cura dello stesso.

Nell'ambito del programma SSRA comportano costi aggiuntivi (p.es. per superfici di stabulazione più estese), maggior carico di lavoro e costi superiori del materiale, in particolare per le lettiere.

Le maggiori prestazioni non indennizzate dalla Confederazione vengono compensate dagli agricoltori ricavando sul mercato un prezzo di vendita superiore per le derrate alimentari derivanti da una produzione particolarmente rispettosa degli animali.

Peter Zbinden, UFAG, Settore Pagamenti diretti Programmi, peter.zbinden@blw.admin.ch 
Laurent Nyffenegger, UFAG, Settore Pagamenti diretti Programmi, laurent.nyffenegger@blw.admin.ch