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L’accertamento e il perseguimento delle frodi in relazione alle denominazioni protette dei prodotti agricoli e dei prodotti agricoli trasformati (bio, DOP/IGP, Montagna e Alpe, caratterizzazione di carne di pollame, vino) acquisiscono sempre più importanza in un contesto di maggior apertura del mercato. Da un lato i produttori esigono misure efficienti che impediscano un’insostenibile distorsione della concorrenza da parte di aziende che violano le prescrizioni, traendone, generalmente, vantaggi finanziari. Dall’altro i consumatori, soprattutto in seguito a diversi scandali alimentari, rivendicano un’elevata protezione ed efficaci strumenti per la lotta alle infrazioni in relazione alla designazione, all’importazione ed esportazione, al transito e alla caratterizzazione di prodotti agricoli.

Migliore protezione di consumatori e produttori contro le frodi

Il Rapporto, varato dal Consiglio federale il 4 marzo 2016 in risposta al postulato 13.3837 (CS Savary) «Tutela dei consumatori e dei produttori. Qual è la situazione riguardo alle denominazioni protette dei prodotti agricoli?», illustra le pertinenti basi legali in materia di disciplinamento ed esecuzione. Inoltre fornisce una panoramica sul coordinamento tra le diverse autorità interessate e tra i singoli Cantoni nonché sull’attività di vigilanza delle autorità federali sugli organi di controllo coinvolti. Sulla base di tale analisi, nel rapporto sono valutate e proposte misure concrete per migliorare l’attuale sistema di lotta alle infrazioni per quanto riguarda le designazioni dei prodotti agricoli e dei prodotti agricoli trasformati. Attraverso le misure proposte nel rapporto (obbligo di notifica di irregolarità constatate, informazioni sui risultati dei controlli nel settore della caratterizzazione di prodotti agricoli nonché sull’applicazione delle disposizioni penali) s’intende colmare le lacune nel sistema di controllo e di esecuzione. Il rapporto è disponibile sulla pagina Internet dell'UFAG.
 
Perseguimento delle infrazioni
Nel 2015 un gruppo di lavoro interno alla Confederazione (UFAG, USAV, AFD e IPI) è stato incaricato di elaborare possibili varianti per l’attuazione dell’articolo 182 LAgr, il quale esige il coordinamento con la legislazione sulle derrate alimentari e con la legge sulle dogane e prescrive l’istituzione, da parte del Consiglio federale, di un ente centrale per l’accertamento di infrazioni. Dal varo dell’articolo 182 LAgr sono state adottate diverse misure a livello legislativo e organizzativo che promuovono la sicurezza alimentare e potenziano la protezione contro un utilizzo fraudolento o fuorviante di denominazioni protette o altre caratterizzazioni delle derrate alimentari. Il rapporto presenta, tra le altre cose, le possibilità giuridiche connesse all’articolo 182 LAgr. Poiché i temi in questione sottostanno a diverse normative e l’esecuzione è di competenza di varie autorità federali e cantonali, in una prima fase si propone una piattaforma comune sulla quale siano disponibili informazioni e risultati dei controlli.

Stato attuale del Registro DOP/IGP

Nel 2015 sono state inserite tre nuove denominazioni nel registro federale delle DOP e delle IGP, segnatamente Zuger Kirschtorte e i prodotti Jambon cru du Valais e Lard sec du Valais come indicazioni geografiche protette. 

Negli ultimi mesi sono state inoltrate all’UFAG altre domande di registrazione: dalla Svizzera orientale per il St. Galler Alpkäse (come DOP) e le tre specialità appenzellesi Appenzeller Mostbröckli, Appenzeller Siedwurst e Appenzeller Pantli (come IGP) e dal Canton Friburgo per la Cuchaule (come DOP).

Registro DOP / IGP al 31 dicembre 2015

Il registro svizzero contiene 34 registrazioni: 21 denominazioni di origine protetta (DOP) e 13 indicazioni geografiche protette (IGP), tra cui Café de Colombia (IGP), che è la prima denominazione estera. La documentazione è disponibile sulla pagina Internet dell'UFAG.

Commissione federale delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche
La Commissione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche consiglia l'UFAG nell'esecuzione dell'ordinanza del 28 maggio 1997 sulla protezione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e dei prodotti agricoli trasformati (ordinanza DOP/IGP; RS 910.12). Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina Internet dell'UFAG.

Nel 2015 la Commissione si è espressa in merito alle due domande di registrazione Jambon cru du Valais e Lard sec du Valais (IGP) e alle modifiche dell’elenco degli obblighi di Formaggio d’alpe ticinese (DOP), Gruyère (DOP), Raclette du Valais (DOP), Emmentaler (DOP) e Sbrinz (DOP). Inoltre si è espressa in merito al ricorso concernente la modifica dell’elenco degli obblighi Emmentaler (DOP).

La Commissione ha trattato anche la tematica dei requisiti minimi per la registrazione di una DOP o IGP. Nella guida dell’UFAG per il deposito di una domanda di registrazione o di una domanda di modifica dell'elenco degli obblighi è stato inserito un elenco di criteri per formaggi e prodotti carnei che stabilisce in quale misura può esserci un influsso naturale sulla qualità e sulle proprietà di un prodotto DOP. Oltre a un’analisi dettagliata dei criteri, la Commissione ha discusso sui requisiti relativi alla provenienza delle materie prime per le indicazioni geografiche protette. Nel 2016 dovrebbe varare le sue raccomandazioni all’attenzione dell’UFAG che, successivamente, rivedrà ed eventualmente integrerà la guida.

Paolo Degiorgi, UFAG, Settore Promozione della qualità e delle vendite, paolo.degiorgi@blw.admin.ch