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Mezzi finanziari 2015

Per i provvedimenti nel settore della produzione animale (promozione dell’allevamento e contributi per i costi di eliminazione dei sottoprodotti di origine animale incl.) nell’anno oggetto del rapporto sono stati erogati, in totale, 94,5 milioni di franchi.

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Uscite nel settore della produzione animale

Provvedimenti sul mercato del bestiame da macello e della carne 

Sulla base di un accordo di prestazione, l’UFAG ha delegato alla cooperativa Proviande compiti esecutivi nel settore del mercato del bestiame da macello e della carne.

Classificazione neutrale della qualità 

In virtù dell'ordinanza sul bestiame da macello, Proviande provvede alla classificazione della qualità delle carcasse nei macelli di grandi dimensioni (27 aziende alla fine dell'anno oggetto del rapporto), ovvero in quelle aziende in cui vengono macellati mediamente più di 120 suini o circa 23 capi di bestiame grosso a settimana. Per gli animali delle specie bovina, ovina, caprina ed equina la muscolatura e il grado di ingrasso vengono determinati otticamente, applicando la cosiddetta CH-TAX. Per gli animali della specie suina, invece, la muscolatura (la quota di carne magra) viene stabilita utilizzando apparecchi appositi. I risultati della classificazione neutrale della qualità sono registrati in maniera centralizzata in un server di Identitas AG. Salvo poche eccezioni, la qualità degli animali macellati va determinata anche in tutti gli altri macelli; in questi casi, tuttavia, la classificazione viene effettuata dagli impiegati di tali strutture. La classificazione neutrale della qualità contribuisce ad aumentare la trasparenza, a migliorare la qualità delle carcasse, a finalità statistiche e a conteggiare correttamente gli animali da macello.
I fornitori e gli acquirenti possono contestare il risultato della classificazione neutrale della qualità. La contestazione deve avvenire per animali della specie suina al massimo sei ore dopo, per le altre razze al massimo 24 ore dopo la macellazione. Nell’anno oggetto del rapporto sono stati classificati secondo la CH-TAX 686 413 animali delle specie bovina e ovina. Di questi sono state contestate le classificazioni di 16 547 animali (2,41 % di tutti gli animali classificati rispetto al 2,02 % nello stesso periodo dell’anno precedente). Le contestazioni sono avvenute per l’88 per cento dei casi su richiesta dei fornitori e per il 12 per cento su richiesta degli acquirenti. Nel complesso nell’anno oggetto del rapporto è stato riclassificato il 95,5 per cento degli animali contestati.

Nell’anno oggetto del rapporto, il risultato della riclassificazione per quanto riguarda la muscolatura è rimasto invariato per il 31,1 per cento degli animali. Con la riclassificazione il 45,0 per cento degli animali ha guadagnato mezza classe e il 17,1 per cento ne ha persa metà. Il 4,6 per cento delle carcasse ha guadagnato una classe piena e il 2,1 per cento ne ha persa una.

Per la copertura di grasso, nella riclassificazione i dati restano invariati per il 63,2 per cento degli animali. Con la riclassificazione il 21,2 per cento degli animali ha guadagnato mezza classe e il 15,5 per cento ne ha persa metà. Lo 0,1 per cento degli animali ha perso una classe piena nella riclassificazione.

Negli ultimi anni si è osservato un aumento della muscolatura degli animali macellati riconducibile al maggior livello di conoscenza degli allevatori: nel 2015 sono stati classificati come bene in carne e molto bene in carne quasi il 66 per cento dei torelli, il 30 per cento dei vitelli e il 64 per cento degli agnelli. Nel 2005 erano stati rispettivamente, il 43, il 17 e il 43 per cento. Per le vacche, invece, nello stesso periodo la muscolatura è rimasta la stessa: negli ultimi anni è rientrata nelle classi scarnate e molto scarnate una percentuale compresa tra il 40 e il 47 per cento delle vacche macellate. Questa evoluzione è riconducibile alla grande quantità di vacche da latte e alla detenzione di speciali razze da latte.

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Sorveglianza dei mercati pubblici e organizzazione dei provvedimenti di sgravio del mercato 

Prima dell’inizio dell’anno civile Proviande, in collaborazione con i Cantoni e le organizzazioni contadine, allestisce un programma annuale nel quale sono definiti i mercati pubblici per bestiame da macello e ovini. Tale programma indica il luogo e la data dei singoli mercati, nonché le categorie di animali che possono esservi presentate.

Nonostante il calo degli effettivi di bestiame e un esiguo numero di mercati per bestiame grosso (-26 mercati per bestiame grosso), nell’anno oggetto del rapporto sono stati acquistati all’asta 1014 animali in più (+1,8 %) rispetto all’anno precedente. Il numero di pecore acquistate all'asta, invece, è sceso rispetto al 2014 segnatamente di 5103 animali (-7,0 %). Nell’anno oggetto del rapporto il numero di mercati per ovini è diminuito a 320 (-5 mercato ovini).

Nei periodi di eccedenze stagionali, o comunque temporanee, sui mercati gli animali non vendibili sono assegnati ai titolari di quote di contingenti che sottostanno all’obbligo di ritiro. Nel quadro di tale sgombero del mercato, Proviande ha assegnato 433 capi della specie ovina e 114 della specie bovina a commercianti titolari di una quota di contingente doganale, che, per tali assegnazioni, devono pagarle il prezzo settimanale stabilito.

Cifre inerenti ai mercati pubblici sorvegliati – 2015

CaratteristicaUnitàBestiame grosso


Ovini
Mercati pubblici sorvegliatiNumero683320
Animali acquistati all'astaNumero56 73568 280
Numero medio di animali per mercatoNumero83213
Quota degli animali presentati rispetto alle macellazioni totali%1432
Animali assegnati (sgombero del mercato)Numero114433

Fonte: Proviande

Come di consueto, anche nella primavera ed estate 2015 l’offerta di vitelli da macello ha superato la domanda. A sostegno dei prezzi, 60 macelli hanno immagazzinato 523 tonnellate di carne di vitello, che sono poi state smaltite in autunno. L’UFAG ha contribuito, stanziando 2,7 milioni di franchi (ca. 5 fr. il kg), a ridurre i costi di stoccaggio e la perdita di valore causata dal congelamento.

Provvedimenti sul mercato delle uova

La domanda di uova cala considerevolmente soprattutto dopo Pasqua. Onde attutire le ripercussioni delle fluttuazioni di mercato stagionali, dopo aver sentito le cerchie interessate, nell’ambito dei crediti stanziati nel 2015, sono stati messi a disposizione 1,8 milioni di franchi circa per il finanziamento di misure di valorizzazione. Nel quadro della cosiddetta "azione di spezzatura" i fabbricanti di prodotti a base di uova nell’anno oggetto del rapporto hanno valorizzato nell’industria alimentare svizzera gli albumi e i tuorli di più di 15,9 milioni di uova di consumo indigene, sgravando quindi il mercato delle uova di consumo in guscio. Sul fronte del commercio al dettaglio è stato ridotto il prezzo di 8 milioni di uova di consumo a beneficio dei consumatori. La Confederazione ha versato un contributo di 9 centesimi per ogni uovo spezzato e di 5 centesimi per ogni uovo ribassato; la categoria ha contribuito allo sgravio del mercato con circa lo stesso importo. In totale, alle azioni di spezzatura e di riduzione del prezzo hanno partecipato rispettivamente 11 e 8 aziende.

Provvedimenti per la valorizzazione della lana di pecora indigena

In virtù dell'ordinanza concernente la valorizzazione della lana di pecora indigena, nel 2015 l'UFAG ha sostenuto progetti innovativi di valorizzazione della lana di pecora, dando priorità alle organizzazioni di solidarietà che, al fine di valorizzarla, hanno perlomeno il compito di cernire, lavare e vendere per la trasformazione in prodotti finiti la lana indigena raccolta. Eccezionalmente, il lavaggio può essere effettuato all’estero. In tale contesto l'UFAG nel 2015 ha sostenuto 8 progetti innovativi stanziando un importo totale di ben 0,4 milioni di franchi.

6 organizzazioni di solidarietà hanno raccolto, cernito, lavato e venduto per la trasformazione in prodotti finiti all’interno del Paese 216 tonnellate di lana di pecora. Il contributo della Confederazione per chilogrammo di lana lavata è stato di 2 franchi, per un importo totale di ben 0,4 milioni di franchi.

Promozione dell’allevamento 

Secondo l’articolo 144 LAgr, i contributi federali per la promozione dell’allevamento possono essere versati solo a organizzazioni di allevamento riconosciute. Queste sono pubblicate sul sito Internet dell’UFAG (organizzazioni di allevamento). Le disposizioni d’esecuzione sono sancite nell’ordinanza sull’allevamento del bestiame (OAlle; RS 916.310). Quest'ultima stabilisce le condizioni che deve adempiere un'organizzazione di allevamento di animali delle specie bovina, suina, ovina e caprina, nonché di equidi, conigli, pollame, api mellifere e camelidi del nuovo mondo per ottenere dall'UFAG un riconoscimento della durata di al massimo dieci anni.

Con l’entrata in vigore, il 1° gennaio 2013, del testo rivisto dell’OAlle, i contributi per animale iscritto nel libro genealogico possono essere assegnati soltanto per animali: a) i cui genitori e nonni sono iscritti o menzionati in un libro genealogico della medesima razza e b) la cui percentuale di sangue della relativa razza è di almeno l’87,5 per cento. Inoltre, le misure zootecniche possono essere computate soltanto per gli animali il cui proprietario è domiciliato in Svizzera o nel Principato del Liechtenstein e, durante l’anno di contribuzione, è membro attivo di un’organizzazione di allevamento riconosciuta. Una misura zootecnica dà diritto a un unico contributo per animale e per anno.

Nel 2015 sono stati erogati contributi a 24 organizzazioni di allevamento per un importo complessivo di circa 34,2 milioni di franchi in favore della tenuta del libro genealogico, della conduzione di esami funzionali e della conservazione delle razze svizzere. In quest’ultimo ambito si conducono, nella maggior parte dei casi, progetti pluriennali. Non sono stati erogati versamenti a organizzazioni di allevamento il cui contributo totale risultava inferiore a 50 000 franchi. Fanno eccezione i contributi alle organizzazioni di allevamento di razze svizzere.

Uscite nel settore dell'allevamento di animali

Ripartizione dei fondi - 2015 

Il settore dell’allevamento di bovini ha beneficiato di circa 24,5 milioni di franchi, ovvero del 72 per cento dei fondi a disposizione per l’allevamento, due terzi dei quali stanziati per l’esecuzione di esami funzionali del latte. I contributi federali per l’allevamento consentono di ridurre i costi delle prestazioni zootecniche delle organizzazioni. Gli allevatori ne traggono beneficio, ad esempio, pagando tariffe inferiori per gli esami funzionali del latte.

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Verifica delle organizzazioni di allevamento

Onde controllare l’impiego dei fondi per la promozione dell’allevamento di animali si effettuano verifiche presso le organizzazioni di allevamento riconosciute svolgendo in tutte almeno un controllo in loco nell’arco di cinque anni. Nel 2015 sono state condotte ispezioni presso 5 organizzazioni riconosciute, stilando i rispettivi rapporti, nei quali sono state menzionate eventuali lacune e fornite indicazioni per colmarle.

Conservazione delle razze svizzere minacciate

Le risorse zoogenetiche sono di fondamentale importanza per l’alimentazione e l’agricoltura e possiedono ulteriori importanti valori di natura economica e sociale. Inoltre hanno un elevato valore di opzione. Per poter reagire, in futuro, a nuove condizioni quadro come cambiamenti climatici, nuove malattie, aspettative della società o mutevoli esigenze per particolari prodotti, le antiche razze acquisiranno maggiore importanza. Sono elevati anche il loro valore di lascito di cui potrebbero beneficiare le generazioni future e il loro valore di sostentamento che forniscono in genere. Per questo motivo l’UFAG sostiene diversi provvedimenti per la conservazione e la promozione delle razze svizzere a rischio di estinzione. Il sostegno di tipo finanziario, logistico e scientifico concesso finora dalla Confederazione si ripercuote positivamente sugli effettivi.

Al momento vi sono 23 razze di diverse specie animali (bovini, equini, ovini, caprini, suini, api, conigli e polli) a rischio di estinzione a causa delle dimensioni ridotte degli effettivi, di un grado di consanguineità troppo elevato o di motivi tradizionali. Organizzazioni di allevamento riconosciute, ONG e istituti di ricerca possono inoltrare progetti per la conservazione e la promozione di razze minacciate. Tali progetti comprendono misure di salvaguardia specifiche, provvedimenti coordinati con prodotti particolari di specie minacciate orientati al mercato o progetti di ricerca volti a rilevare e a migliorare la varietà genetica. In collaborazione con l’Associazione svizzera per la produzione animale, l'UFAG organizza un workshop annuale sulle risorse zoogenetiche che comprende una parte zootecnica e una pratica. Insieme ai diretti interessati, si continua a sviluppare il pool genetico nazionale per bovini, suini, equini e caprini (provvedimento ex-situ). L’UFAG si impegna molto anche a livello internazionale nel settore delle risorse zoogenetiche. Ad esempio collabora attivamente con la European Regional Focal Point, un’associazione di oltre 45 Stati europei, e in diverse commissioni e gruppi di lavoro della FAO. 

Contributo d'eliminazione

Con la Politica agricola 2014-2017 (PA 14-17) i contributi per i costi di eliminazione dei sottoprodotti di origine animale (cosiddetti contributi d'eliminazione) sono stati estesi agli animali macellati delle specie equina e pollame (art. 45a cpv. 2 legge sulle epizoozie, LFE; RS 916.40). Per l'attuazione di tale provvedimento, in analogia al vigente sistema per bovini, suini, ovini e caprini è stata introdotta la BDTA. Il contributo di 25 franchi per animale della specie equina macellato con notifica alla BDTA ha un effetto positivo sulla disciplina di notifica dei macelli. Per il pollame è stato introdotto un nuovo sistema. Su domanda, sono versati 12 franchi la tonnellata di peso vivo al macello come contributo d'eliminazione.

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Nell’anno oggetto del rapporto 15 strutture dedite alla macellazione di pollame (nessuna variazione rispetto all’anno precedente) hanno inoltrato alla BDTA una richiesta di contributi d’eliminazione per 125 600 tonnellate di peso vivo. Complessivamente hanno percepito 1,5 milioni di franchi di contributi d'eliminazione. L’incremento di circa il 25 per cento rispetto all’anno precedente è riconducibile in primo luogo all’inoltro più sistematico delle richieste. Le 5 maggiori aziende hanno ricevuto il 99.6 per cento dei contributi, di cui oltre il 42 per cento è stato erogato a un'azienda.

Banca dati sul traffico di animali

La banca dati sul traffico di animali (BDTA) costituisce la base per la tracciabilità delle epizoozie e per la sicurezza alimentare. È stata istituita nel 1999 in occasione della problematica della BSE (encefalopatia spongiforme bovina, la cosiddetta malattia della "mucca pazza") e da allora costantemente ampliata per l’esecuzione e altre esigenze agricole.

Nell’anno oggetto del rapporto la principale modifica nella BDTA consiste nell’adeguamento riguardante gli equidi. Dal 1° gennaio 2015 i servizi preposti al rilascio del passaporto devono richiedere al gestore della BDTA un cosiddetto passaporto di base. Il modello di passaporto è integrato con i seguenti dati della BDTA: nome e indirizzo del proprietario di equidi, UELN (Universal Equiden Life Number), nome, data e luogo di nascita, sesso, categoria e numero di microchip dell’equide.

Contemporaneamente per gli animali non iscritti nel libro genealogico si rinuncia alla segnalazione. Il proprietario dell’equide può concedere un’autorizzazione al servizio preposto al rilascio affinché questi, prima dell’ordine del passaporto di base, possa modificare, nella BDTA, i dati precedentemente indicati nonché il colore. Dopo l’ordine del passaporto di base non possono più essere apportate modifiche. Il passaporto di base può essere ordinato come PDF o in versione cartacea; la maggior parte degli ordini è consegnata in versione cartacea.

I movimenti pendolari nel traffico di animali dei bovini sono ormai abbinati alle permanenze, migliorando la leggibilità della storia dell’animale.

Sono scomparse le oscillazioni stagionali osservate per anni in relazione ai bovini riguardo al numero delle storie dell’animale corrette.

La qualità della tracciabilità per le estivazioni e i mercati dei bovini è buona.

Inoltre, nel 2015, per la prima volta sono stati rilevati i dati per una parte dei contingenti d’importazione della carne sulla base delle macellazioni di un intero anno e sono stati trasmessi alle persone interessate.

La modalità di calcolo del calcolatore UBG per i detentori di animali è ormai identica ai calcolatori dei valori UBG dei bovini che sono forniti ai Cantoni.

Sebbene nel 2015 in media siano pervenute alla BDTA 50 prime registrazioni di equidi alla settimana, non sono ancora stati registrati tutti gli equidi. Tuttavia a causa delle correzioni delle registrazioni multiple in corso, gli effettivi di equidi non aumentano nella stessa misure delle prime registrazioni. Una serie di adeguamenti funzionali ha ulteriormente potenziato la facilità di accesso per l’utente della BDTA.

Il primo trimestre, con l’allestimento degli elenchi UBG, i rilevamenti dei dati cantonali, la chiusura dell’anno dei concimi aziendali e le correzioni dei dati sugli animali, ha comportato un elevato numero di richieste da parte dei clienti presso l’help desk. Tuttavia il numero di richieste nel corso dell’anno resta inferiore a quello
dell’anno precedente.

Effettivi massimi 

In virtù dell’articolo 46 LAgr, il Consiglio federale stabilisce gli effettivi massimi di ogni azienda per l'allevamento e l'ingrasso dei suini, la detenzione di ovaiole, l'ingrasso di polli, tacchini e vitelli. In tal modo si mira a tutelare le aziende familiari vincolate al suolo. In caso di superamento delle soglie stabilite, l’azienda deve pagare una tassa su ogni animale in eccesso. L'ammontare delle tasse è fissato in modo che la detenzione di animali in eccesso non risulti economicamente vantaggiosa. Nell’anno oggetto del rapporto sono stati svolti diversi controlli a questo proposito, irrogando le rispettive sanzioni.

L'UFAG può autorizzare, su domanda, effettivi più elevati. Possono inoltrare una richiesta di autorizzazione di effettivi più elevati le seguenti aziende:

le aziende che forniscono la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER) senza cedere concime aziendale a terzi;

le aziende di allevamento di suini che valorizzano sottoprodotti della trasformazione del latte e di derrate alimentari nell'interesse pubblico che coprono almeno il 25 per cento del fabbisogno energetico dei suini con sottoprodotti ottenuti dalla trasformazione del latte o almeno il 40 per cento del fabbisogno energetico con sottoprodotti di derrate alimentari non provenienti dalla trasformazione del latte;

le aziende sperimentali nonché le stazioni di ricerca della Confederazione.

Nel 2015 hanno usufruito di una simile autorizzazione 22 aziende che foraggiavano gli animali con sottoprodotti della trasformazione del latte e di derrate alimentari. Inoltre hanno potuto mantenere un elevato effettivo 10 aziende che adempivano la PER e spandevano i concimi aziendali sulle proprie superfici. Anche 2 aziende per attività sperimentali e di ricerca hanno usufruito di un’autorizzazione.

Hans Ulrich Leuenberger, UFAG, Prodotti animali e allevamento, hansulrich.leuenberger@blw.admin.ch
Hanspeter Lüthi, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Corinne Boss, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Marcel Zingg, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Catherine Marguerat, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Yves Schleppi, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Colette Schmid, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Fabian Zwahlen, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento