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Il presente capitolo fornisce una panoramica sugli sviluppi a breve, medio e lungo termine dei mercati agricoli. Diverse fonti offrono informazioni sugli sviluppi del mercato delle principali materie prime agricole. Questi si differenziano principalmente per le colture e i prodotti esaminati, l'orizzonte temporale dell'analisi (breve, medio o lungo termine) nonché i limiti geografici del sistema (valutazione nazionale vs. valutazione globale). In seguito alle crisi alimentari degli anni 2008, 2011 e 2012 diverse istituzioni hanno intensificato i loro sforzi in vista di migliorare la trasparenza sui mercati alimentari. A titolo esemplificativo si cita l'Agricultural Market Information System (AMIS) istituito nel 2011 su proposta dei ministri dell'agricoltura del G20 e che si concentra su una valutazione a breve e medio termine.

Valutazione a breve termine

Il clima mutevole ha influenzato i mercati per quanto riguarda le colture considerate nell'AMIS (frumento, mais, riso e soia) già nel primo semestre. Nel mesi successivi i fattori meteorologici hanno avuto probabilmente un influsso decisivo sulle rese di mais, soia e riso nell'emisfero boreale. La decisione della Gran Bretagna di uscire dall'UE ha contribuito a creare un'ulteriore incertezza sui mercati anche se le prime ripercussioni sui mercati finanziari si stavano già delineando.

Il Foreign Agricultural Service dell'United States Departement of Agriculture (USDA) pubblica su base mensile dati concernenti il mercato e il commercio cerealicolo. Per la produzione di frumento di quest'anno a livello mondiale prevede un quantitativo record che per il quarto anno consecutivo supera la domanda. Tale tendenza determina un'eccessiva offerta sul mercato e una pressione sui prezzi. Gli esportatori più importanti sono Argentina, Australia, Canada, UE, Kazakistan, Russia, Ucraina e Stati Uniti d'America. In tale contesto caratterizzato da prezzi bassi si deve presupporre un aumento della domanda d'importazione. Di questa domanda in aumento, soprattutto dai mercati in crescita nel Medio Oriente e nell'Africa e settentrionale, beneficiano in primo luogo gli esportatori con un’elevata competitività dal profilo dei prezzi come, ad esempio, l'UE o i Paesi nella regione del Mar Nero che presentano vantaggi connessi ai costi di trasporto e logistica rispetto ai loro concorrenti.

Valutazione a medio e lungo termine

Secondo l'Agraroutlook OCSE_FAO 2016-2025, nel 2015 i prezzi di tutte le più importanti piante utili, animali da reddito e prodotti ittici sono diminuiti. Questo segnala che è probabilmente finita un'era di prezzi elevati per tutti i comparti. Mentre i prezzi record della carne registrati nel 2014 sono diminuiti, nel 2013 e 2014 è proseguita la tendenza negativa per i prezzi dei latticini; per quanto riguarda i cereali, invece, dopo gli alti livelli del 2012, il calo dei prezzi è proseguito. I principali fattori correlati ai prezzi bassi sono, da un lato, la robusta crescita dell'offerta in atto da anni e dall’altro la tendenza negativa che sarà ulteriormente potenziata mediante una moderata crescita della domanda a causa della debole congiuntura a livello generale, dei bassi prezzi del petrolio e di un ulteriore aumento delle peraltro già considerevoli scorte.

Ogni anno l'Agraroutlook OCSE-FAO affronta un tema particolare. L'edizione 2016 è consacrata all'Africa sub-sahariana, una regione con più di 950 milioni di abitanti e circa il 13 per cento della popolazione mondiale. Nonostante la continua trasformazione dell'economia della regione, l'agricoltura resta un settore fondamentale. Le differenze regionali nella struttura e nello stato di sviluppo dell'agricoltura rispecchiano grandi differenze agroecologiche, economiche, politiche e culturali nell'intero continente.

Lo sviluppo del settore agricolo è influenzato da diversi fattori. Di notevole rilievo sono, in particolare, i cambiamenti climatici, il connesso accesso alle risorse idriche, la rapida crescita demografica, l’affacciarsi di un ceto medio e la progressiva urbanizzazione, la diversificazione dell'economia rurale e il conseguente cambiamento strutturale nonché una crescente domanda (sia all'interno del Paese sia all'estero) di terreni campicoli. Mentre finora la maggior parte dell'incremento di produzione è stata riconducibile a un ampliamento della superficie agricola, in futuro tale crescita sarà dovuta sempre più a una migliore produttività.

La sottoalimentazione è una sfida costante. Il progresso in materia di sicurezza alimentare presenta caratteristiche molto diverse nei vari Stati.

Prospettive per l'UE

La Commissione UE pubblica annualmente un Agraroutlook UE. Il rapporto parte dal presupposto che in un contesto con bassi prezzi dell'energia e delle materie prime i prezzi dei cereali UE in media si attestano tra 150 e 190 euro la tonnellata. La domanda mondiale di carne costantemente in crescita, a causa anche dell'incremento, sul piano mondiale, del potere di acquisto e di prezzi abbordabili dei foraggi, favorisce la produzione animale. Quindi, nonostante le difficoltà attuali sul mercato lattiero, è probabile che il settore lattiero UE a medio termine amplierà la sua offerta.

Prospettive per la Svizzera

Swiss AgrarOutlook (SAO), pubblicato per la prima volta nel 2015, fornisce una panoramica a medio termine sull'evoluzione dei prezzi alla produzione e dei quantitativi dei principali mercati di produzione svizzeri (cereali panificabili e da foraggio, colza, patate, barbabietola da zucchero, latte e formaggio, carne di manzo, suino e pollame) ed effettua proiezioni su una serie di indicatori economici e strutturali del settore agricolo svizzero. SAO non fa previsioni ma descrive i possibili sviluppi del settore agricolo svizzero purché le condizioni quadro economiche e in materia di politica agricola e le ipotesi alla base del SAO si verifichino come sono state considerate nel modello. Le proiezioni si riferiscono ai dati e alle informazioni presenti a gennaio 2015 sullo sviluppo economico nell'UE e sui mercati mondiali, sulle previsioni macroeconomiche per la Svizzera nonché sulla politica agricola vigente.
 
I mercati agricoli svizzeri in generale si distinguono per un'elevata protezione doganale. Tuttavia gli sviluppi nell'UE, a seconda del mercato del prodotto e del sistema doganale, rivestono un ruolo fondamentale per l'evoluzione indigena dei prezzi. Secondo la Commissione UE, i mercati di prodotti vegetali sono caratterizzati da una stabile domanda mondiale il che determina a sua volta prezzi stabili al livello attuale. Soltanto sul mercato dello zucchero, contrariamente alla tendenza attuale, persistono prezzi bassi a causa dell'abrogazione delle quote zucchero UE a partire dal 2017. 
 
I risultati del SAO mostrano soltanto pochi spostamenti nella gestione della superficie agricola utile in Svizzera, riconducibili all'elevata protezione esterna, in particolare sui mercati cerealicoli, ai tuttora elevati contributi per i pagamenti diretti riferiti alla superficie e a costi in diminuzione per i consumi intermedi. I cambiamenti strutturali nell'agricoltura, secondo le simulazioni, continueranno con lo stesso ritmo cosicché la superficie agricola utile sarà gestita da sempre meno aziende. Grazie all’incremento della superficie media per azienda, le aziende possono beneficiare di un effetto di scala con conseguente diminuzione degli ammortamenti dell'intero settore.
 
Complessivamente il SAO 2014-2024, alle attuali condizioni quadro, delinea un'immagine stabile dell'agricoltura svizzera. Questo grazie all'elevata protezione doganale e a un effetto stabilizzante del sistema dei pagamenti diretti che garantisce continuità. In questo orizzonte temporale tuttavia si attendono cambiamenti che modificano le condizioni quadro.

Martijn Sonnevelt, UFAG, Unità di direzione Affari internazionali, martijn.sonnevelt@blw.admin.ch